Avrete di sicuro sentito parlare del destination wedding, anche tra i miei post e i miei tag, spunta fuori ogni tanto quest’espressione ricorrente. Ebbene, in poche parole, il destination wedding consiste nello scegliere una meta lontana da casa dove sposarsi e magari trascorrere qualche giorno insieme a parenti e amici, visitando i dintorni.

Come potete bene immaginare, in Italia è un fenomeno che sta prendendo sempre più piede, con più e più mete in cima alla wishlist delle coppie straniere. Tra queste, anche la mia amata Sardegna, con la sua natura selvaggia e rigogliosa, il suo mare cristallino e i suoi angoli più nascosti tutti da scoprire.

Destination wedding: cosa fa la wedding planner?

Certo, chi decide di sposarsi fuori dal proprio Paese ha però bisogno dell’appoggio di un professionista, qualcuno che crei per loro l’evento perfetto, che avveri il loro sogno e che faccia quadrare il budget. Ed è qui che entro in gioco io, che non mi occupo soltanto di organizzare le nozze, ma di far sì che tutto il soggiorno sia un’esperienza unica anche per gli invitati. Fino all’arrivo della coppia qualche giorno prima del matrimonio, io sarò per loro occhi e orecchie: avrò il compito di fare i sopralluoghi alle location, tenere i contatti con i fornitori per l’allestimento, i fiori e tutti quei dettagli che rendono unico un matrimonio, dalle bomboniere al tableau mariage, fino alla scelta dell’accompagnamento musicale, tutto secondo i gusti degli sposi.

Perché venire in Sardegna per sposarsi?

In parte, ve l’ho già spiegato a questo post, ma credo che la Sardegna abbia un’enorme potenzialità, che invece è sfruttata al 30%. Per fare il salto di qualità e scalare il podio del Destination Wedding, è necessario che i diversi attori coinvolti in questo settore, che è quello del wedding tourism, creino una sorta di sinergia soprattutto a livello istituzionale, attraverso politiche di formazione professionale di promozione territoriale e lavorando a fianco degli operatori turistici che possiedono un elevato know how.

Il flusso turistico che i matrimoni creano è in costante aumento e non sembra essere intaccato dalla
crisi economica, ma questo settore ha bisogno di uno stretto rapporto tra operatori e amministrazioni per poter spiccare il volo.

Come si svolge un destination wedding?

La tipologia di destination wedding in cui sono specializzata comprende un’organizzazione di tre giornate, delle quali la prima è dedicata a diversi tipi di escursioni per far conoscere l’isola con party serale pre wedding, la seconda è ovviamente quella dedicata alle nozze e si chiude il wedding weekend con un brunch finale su una spiaggia privata o a bordo di un veliero. È importante oggi non vendere più luoghi ma esperienze; non città, campagne, laghi ma visite guidate, escursioni, percorsi enogastronomici.

Il mio obiettivo? Destination wedding in Sardegna!

Il mio obiettivo è quello di far sì che sempre più coppie scelgano la Sardegna come meta per il loro matrimonio, ma per fare questo la strada è ancora lunga. La Sardegna è una terra difficile e “isolata”, ma è diventata la mia scommessa e la mia promessa.